La musica come terapia emotiva
Ritornano anche quest’anno le Visite d’artista per gli ospiti della Casa per la Vita “Artemide”.
“Alla terapia farmacologica che è ovviamente necessaria – sostiene il sociologo Walter Spennato, ideatore del progetto e coordinatore della struttura – ci piace affiancare la “terapia emotiva”, fatta di musica, musicisti e cantanti, e soprattutto di dialogo, una terapia dunque senza effetti collaterali”.
Le “Visite d’artista” sono innanzitutto incontro. Un incontro tra persone fino a quel momento sconosciute. Persone che si raccontano e si ascoltano. E questo scambio è curativo, terapeutico. Sono incontri carichi di emozioni, perché ogni storia raccontata è un pezzo di vita vissuta, un destino non sempre fortunato. Ma a provare forti emozioni non sono solo gli ospiti della struttura, ma anche l’artista che viene a fargli visita. “Tutto ha una doppia direzione quando due vite s’incontrano. Poi gli artisti regalano agli ospiti la loro arte, eseguendo brevi performance, ma che per gli ospiti diventano spettacoli indimenticabili” – sostiene ancora Spennato.
Il progetto “Visite d’artista” s’inserisce nella logica di creare momenti di “contatto” tra due mondi così vicini eppure così lontani: quello “esterno” alla struttura, la società – che non è ancora perfettamente informata sui “disturbi mentali”, ed è quindi vittima di pregiudizi e false credenze – e quello “interno”, la comunità residenziale, una comunità di persone che ha bisogno di fare esperienze sempre nuove, di relazionarsi con gente capace di “toccare” in un modo particolare le corde delle loro emozioni. La musica nasce dalla sensibilità dell’artista e quasi sempre produce emozioni in chi la ascolta, specie quando questa è legata ad alcuni momenti particolari della nostra vita.
Le “Visite d’artista” hanno una duplice valenza: una terapeutica, che s’innesca nello “scambio emotivo” tra l’artista e gli ospiti della struttura; uno scambio tra persone, uno scambio umano e artistico-performativo; in secondo luogo il progetto mira a sensibilizzare l’opinione pubblica, attraverso gli artisti, alle tematiche dell’inclusione sociale e sul disagio mentale.
Al fine di sensibilizzare e coinvolgere chi intende avvicinarsi alle tematiche dell’inclusione sociale e del disagio mentale è possibile prenotarsi per partecipare ad una “Visita d’artista” chiamando in struttura: l’evento è aperto a 3 persone munite di DPI.
Gli appuntamenti con gli artisti
Nelle epoche antiche musica era dovunque concepita come uno strumento di elevazione, veicolo rituale di consapevolezza. Nulla è davvero cambiato e ancora oggi possiamo immergerci nella bellezza del suono che muove emozioni, in una forma di ascolto profondo e lasciarci andare oltre, nella percezione del silenzio in cui la musica è contenuta.
Gianluca Milanese (strumenti a fiato) e Diego Bevilacqua (percussioni) condividono un’esperienza-concerto ispirata a tradizioni musicali europee ed extraeuropee dove l’aspetto dell’intrattenimento passa in secondo piano, per dare al pubblico la possibilità di dedicarsi intimamente e collettivamente ad un ascolto consapevole.
Proveniente da una formazione classica, Irene Scardia compone attingendo a differenti influenze musicali, dal minimalismo contemporaneo al jazz, con aperture al pop più raffinato, dando vita ad uno stile personale che sfugge ad una precisa definizione di genere, percepibile come fortemente lirico, cinematico e di grande impatto emozionale. Le occasioni di vita, gli incontri e le relazioni, oltre all’interesse per la conoscenza e lo sviluppo armonioso del sé, diventano spunti di creazione musicale.
Nelle sue performance la pianista accompagna la musica a brevi racconti sulla genesi dei brani, fotografando momenti di vita, descrivendo emozioni, desideri e aspirazioni, con i quali stabilisce una speciale connessione con lo spettatore.
Irene Scardia ha al suo attivo tre dischi: il piano solo I Giorni del Vento (2009), Risvegli (2012) e Una stanza tutta per me (2021), album pubblicato anche come raccolta di spartiti per pianoforte. A ottobre 2023 è uscito il singolo Abbracciami prodotto da Filippo Bubbico.
Dal 1998 è Presidente dell’Associazione Culturale “L’Orchestrina”, realtà con la quale si è fatta promotrice di numerose attività di formazione e in seno alla quale, nel 2009, ha fondato l’etichetta discografica Workin’ Label, producendo e promuovendo numerosi artisti in Italia e all’estero. È ideatrice e direttrice artistica di festival ed eventi culturali di risonanza nazionale ed internazionale tra le quali Piano Piano Festival e Suoni a sud. Parallelamente agli studi musicali si è formata anche come danzatrice e attrice. Grazie alla sua poliedrica formazione artistica ha realizzato negli anni alcune produzioni tra musica, danza e teatro.
Chitarrista di uno spessore ormai raro a trovarsi, Miro, dopo gli studi di chitarra classica entra a far parte dei gruppi di musica rock e popolare del Salento. Partecipa a diverse edizioni de “La Notte della Taranta” come componente dell’orchestra, facendo numerosi tour in Italia e all’estero al fianco di Ambrogio Sparagna e Mauro Pagani. Suona in diversi teatri italiani nello spettacolo “Molto rumore per nulla” con Gigi Proietti.
Ha fatto parte del gruppo “Antonio Amato Ensemble” con la quale intraprende una lunga collaborazione sia come chitarrista che come co-arrangiatore dei brani. Molto apprezzato nella scena musicale, non solo pugliese, tanti artisti gli rendono omaggio cantando le sue canzoni o ispirandosi ad esse. Collabora spesso con Emanuele Licci, Enza Pagliara, Massimo Donno, Dario Muci e dal 2019 apre i concerti di Maria Mazzotta.
Da questo momento continua per una strada individuale e trasversa ma libera e del tutto personale e nasce “A te sarò per sempre”. L’incontro con l’amico e artista Egidio Marullo, il collettivo Desuonatori con Valerio Daniele e le edizioni Nauna Cantieri Musicali è stato fondamentale per questo primo lavoro discografico che si prepara ad entrare nella storia discografica del Cantautorato Pugliese.
Da anni impegnata nell’ambito della musica antica, Vania Palumbo, cantante e strumentista salentina, svolge attività solistica e in collaborazione con formazioni vocali e strumentali quali l’Ensemble “Concentus”, il trio vovìcale-strumentale “Laudarium ” e la Schola Gregoriana “Cum Jubilo”. Ha partecipato a varie stagioni liriche e sinfoniche presso teatri lirici quali il Politeama Greco di Lecce, il Teatro Comunale di Ferrara, sotto la direzione di Claudio Abbado, Ferrara Musica ed altri enti.
Con la direzione del Maestro Abbado ha partecipato all’incisione integrale del “Don Giovanni” di Mozart per l’etichetta Deutsche Grammophon. La sua vocalità spazia dal Canto Gregoriano e medievale al repertorio rinascimentale e barocco fino alla musica tradizionale e popolare e al repertorio lirico. Agli studi musicali unisce un’intensa attività progettuale che si esprime nella “scrittura” di programmi tematici nei quali spesso si intrecciano musica e letteratura. Alcuni progetti sono legati a particolari ricorrenze o a personaggi storici quali Dante, San Francesco, Leonardo da Vinci, Raffaello Sanzio, Federico II, Carlo V, Pasolini, Calvino ed altri. Negli ultimi anni l’artista ha riservato particolare attenzione alla musica tradizionale di tutta Europa, con l’inserimento di testi recitati originali o tratti da antiche fonti, e a progetti dedicati all’intreccio tra musica e poesia, promuovendo recital solistici o in piccole formazioni. Vania Palumbo cura l’aspetto storico dei programmi presentati, offrendo al pubblico spettacoli con basi letterarie e storiche approfondite e con proposte musicali frutto di autonoma ricerca delle fonti e, in alcuni casi, rielaborazione delle stesse. Grande attenzione è riservata agli strumenti, copie fedeli di quelli antichi secondo l’iconografia medievale, e di origine popolare o etnica, e allo studio delle contaminazioni musicali e dei repertori che ne sono derivati, come ad esempio la musica sefardita.
Ha partecipato a festival e rassegne, tra cui “Sacre Note”, “Festival Leonardo Leo”, “Il Cammino Celeste”, “Maggio Musicale Salentino”, Stagione concertistica “Musica Civica” Foggia, “Camerata Musicale Salentina”, “Oriolo Cult Festival”, iniziative culturali FAI – Cerrate, Case ospitanti nei Sassi di Matera, Stagione concertistica Associazione Mozart Italia, Festival Cameristico Internazionale del Capo di Leuca, Festival “Notti Sacre” Bari, Festival del Teatro Antico “ArchiTa” Taranto, Rassegna Internazionale di musica sacra “I suoni della devozione” Brindisi.
Per il lavoro di ricerca e di divulgazione della musica e della cultura medievali svolto negli ultimi anni, insieme all’ Ensemble Concentus, l’artista ha ottenuto per il 2018 il premio “Italia Medievale”, classificandosi prima in ambito nazionale in seguito a valutazioni storico-artistiche da parte di esperti e a votazione popolare.
Ha pubblicato l’album “Canzoni in forma di rosa” dedicato a Pier Paolo Pasolini e alla musica popolare, e con il cortometraggio musicale “E glossa ti’ mana – La lingua madre”, anch’esso dedicato a Pasolini, ha vinto il bando Puglia Sounds Producers 2023, pubblicando la relativa colonna sonora. Quest’ultimo progetto, in particolare, ha avuto numerose repliche anche nell’ambito di attività proposte alle scuole, vedendo l’adesione di un gran numero di studenti.
Il progetto “Ardo ragiono e canto” dedicato al Poeta salentino Girolamo Comi ha ottenuto il Patrocinio della Provincia di Lecce, titolare di tutti i diritti sulle opere di Comi (Prot.9277/2024), in quanto “la stessa rappresenta un valido momento di crescita culturale, sociale e civile dell’intera collettività”.
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IL PROGETTO “FABULAE” propone un percorso musicale dedicato alla donna, che parte dalla musica antica e arriva fino alla musica tradizionale e popolare. La “narrazione” esplora repertori di vari periodi storici e aree geografiche, alla ricerca di temi comuni in tutte le culture ed epoche prese in esame. Storie di sentimenti, di passioni, di lontananze e di incontri, l’universo femminile in tutte le sue sfaccettature, sono narrati con l’accompagnamento del canto e della musica di strumenti antichi e percussioni. Con questo omaggio alle donne si intende, inoltre, dimostrare che alcune metafore, alcune immagini poetiche che vengono da epoche lontane, risuonano ancora oggi più vive che mai, perchè alcuni modi di “sentire” sono rimasti uguali nel tempo in quanto espressione profonda e autentica dell’animo umano. Lo spettacolo prevede una vera e propria narrazione in musica e testi, tra leggende e ricordi di vita vissuta, raccontati dall’autrice che coinvolgerà gli spettatori invitandoli a partecipare con le loro voci e mettendo a disposizione alcune percussioni.
Cantante, musicista e autrice Ninfa Giannuzzi si esibisce con l’orchestra de La Notte della Taranta dal 2000. In questi anni ha collaborato con Piero Milesi, Vittorio Cosma, Stewart Copeland, Ambrogio Sparagna, Mauro Pagani, Noa, Gianna Nannini, Franco Battiato, Francesco De Gregori, Beppe Servillo, Piero Pelù, Carmen Consoli, Giuliano Sangiorgi, Giovanni Sollima, Daniel Bacalov e molti altri artisti italiani e internazionali.
Dopo Tis klèi (Anima Mundi, 2007) e Funzione preparatrice di un regno (Amo per Amo, 2011), Àspro è il suo terzo lavoro discografico.
«Ninfa canta, con voce piena graffia e carezza, la forza grika che le appartiene modula le lingue, interprete di un repertorio che valica i confini, impasta i generi. Se ne appropria connotando l’unicità del suo stile esecutivo. Cantante capace di tradurre il “sentire” salentino, l’osare del canto in una contaminazione all’inverso: dall’io al mondo. È così che la passione per le musiche tradizionali, per le modalità delle voci “popolari” e delle culture del mondo, le ha permesso di approfondire lo studio delle tecniche vocali, della musica e del canto in quanto ‘visione’ ed espressione dell’Io», sottolinea il giornalista e operatore culturale Mauro Marino.
Davide Chiarello, nato a Ceglie Messapica (BR), è diplomato con lode in Batteria all’Accademia “Percento Musica” di Roma, e laureando in strumenti a percussione presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, Ha Collaborato e collabora tuttora con: Al Bano (in occasione dello spettacolo “puglia tra parole e musica” con lo scrittore Pino Aprile), Davide Berardi, Silvia Mezzanotte, Patty Pravo, Massimo Fedeli, Ettore Papadia, Andrea Gargiulo, Alfio Antico e Pino Ingrosso con cui il 22 agosto 2015 apre il concertone della “Notte della Taranta” (Melpignano) diretta dal Maestro concertatore Phil Manzanera.
Fa parte dell’ensemble di Pino Ingrosso nel progetto “Note di un viaggio” scritto e prodotto da quest’ultimo. Nel 2013 inizia la sua esperienza con “The Chamber Swing Orchestra” (spettacolo “A qualcuno piace Fred” scritto da Maurizio Pellegrini, racconta la storia e la carriera di Fred Buscaglione) con il quale ha vinto il primo premio per le giovani compagnia teatrali “Riccardo Pradella” debuttando al teatro Filodrammatici di Milano.
Il giovane artista ha condiviso palchi con artisti di fama nazionale come: Mama Maryas, Pino De Vittorio, Daniele Durante, Alexian Santino Spinelli e l’orchestra europea della pace con cui ha suonato in vari festival internazionali: Etnofilmfest (a Monselice il 19/06/2014) e a Marsiglia presso l’istituto italiano di cultura. Ha collaborato e collabora con molti gruppi musicali tra cui il “Canzoniere Grecanico salentino” e “Canzoniere Ionico salentino”. Ha suonato e suona con i “Kailia” (suoni e danze del Mediterraneo) con i quali ha partecipato per tre anni ai concerti itineranti della notte della Taranta. Ma la sua cifra espressiva, completa e duttile, lo porta ad affrontare anche altri percorsi artistici tra cui quello teatrale con Uccio biondi e Pino Aprile. Nell’Agosto 2016 è stato presente sul palco del Locomotive Jazz Festival (uno dei più importanti jazz festival in Italia) per aprire i concerti di Gianluca Petrella Trio feat John de Leo e di Petra Magoni con Musica Nuda, feat. Ferruccio Spinetti. Inoltre è reduce da un altro concerto nell’ambito delFestival di Legambiente a Monte Sant’Angelo, sempre con la collaborazione del Locomotive. Nel festival si è esibito subito dopo il concerto di Paolo Fresu e Omar Sosa. Nel dicembre 2016 suona con l’orchestra Sinopoli presso il Senato della Repubblica italiana in eurovisione su Rai 1 special guest Paolo Fresu e Paola Turci. Inoltre è reduce dal concerto presso l’aula magna dell’Università degli Studi La Sapienza di Roma in occasione dell’anniversario dei trattati di Roma in Europa con l’orchestra europea per la pace.
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BANDE DI FREQUENZA di Davide Chiarelli, con Piero Rapanà
Un ragazzo di strada cresciuto in un piccolo borgo della Valle d’Itria si innamora della musica e tenta diverse vie di fuga dal suo paese, seguendo diverse vie artistiche. Esistono rifugi nella nostra memoria, dove di tanto in tanto torniamo con nostalgia per ritrovare pace, rivivere emozioni e ravvivare ricordi. Sono luoghi speciali, intimi e profondi che custodiamo gelosamente. I Luoghi del Cuore sono posti dove siamo stati, magari tanti anni fa e dove abbiamo lasciato un pezzo di noi. Scopre una bellezza segreta che lo riporta dritto da dov’era venuto. Si riassume così la trama di “Bande di Frequenza”, una storia suonata da Davide Chiarelli batterista/percussionista, raccontata dalla splendida voce narrante di Piero Rapanà. Dalla banda, dal jazz all’improvvisazione, la world music, la sperimentazione di nuove sonorità grazie all’utilizzo differente di percussioni in un set-up di batteria.
Classe 1987, studia pianoforte e dedica più di un decennio alla musica rock con un progetto inedito portato in giro per l’Italia e l’Europa, in cui suona la chitarra elettrica e canta. Attualmente studia violoncello al Conservatorio di E. R. Duni di Matera.
Suona uno strumento concepito da Gewa Strings per musicisti mancini, il che la vede investita del ruolo di promotrice della lateralità naturale nelle nuove generazioni di studenti di strumenti.
Propone uno spettacolo intitolato “Double Cello Session” in cui i temi più famosi della letteratura violoncellistica si prestano ad improvvisazioni con la loop station, spiegando soprattutto al pubblico come nasce un giro di loop ed esplorando tutte le possibili costruzioni musicali che si possano fare su di esso.
Il trio ci proporrà Donna Eleonora (o della bellezza sprecata), un reading poetico attraverso dalla musica, un unico discorso, fluido e variegato, che racconta e sublima le figure di donne “antiche” e “moderne”, mescolando ironia e comicità con genuini affondi. La scrittura è bilingue: dialetto salentino e italiano. “Donna Eleonora” – di e con Cristina Carlà – è un viaggio che parte dalla terra e si snoda attraverso case abitate e case abbandonate, crepe, tagli, vestiti e preghiere laiche. Una storia personale che tende all’universale grazie alle musiche originali composte da Daria Falco e Bruno Galeone.
L’opera non basa la sua originalità sulla sperimentazione o sull’innovazione formale. La peculiarità di questo lavoro è nel tentativo di armonizzare il dialetto salentino con la lingua italiana odierna, entrambe forme espressive utilizzate in modo frizzante e caricate di una vitalità teatrale, tra comicità e drammaticità. L’alternanza di poesie e prose contribuisce alla creazione di un discorso stilistico composito sempre più frequente nel mondo poesia contemporanea.
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Cristina Carlà ha pubblicato “Il colore delle cose fragili” (Collettiva Edizioni, 2019) e “Cartolina dal Salento” (Collettiva Edizioni, 2022); per la stessa casa editrice cura la collana “Taccuini e altre cose”. Nel 2021 ha prodotto il cortometraggio “Caccia al Paziente Zero”, selezionato al Lift-Off Festival e ha partecipato alla pubblicazione del volume “Le poete della Beat. Poesie d’amore contro la guerra” (Collettiva Edizioni, 2021). Collabora con Colori Vivaci, magazine culturale e di eventi.
Daria Falco voce e tamburi a cornice viene da Brindisi, e da qui terra di mare che porta e regala, parte per approfondire la ricerca delle sue tradizioni popolari e del Mediterraneo, raccontando le storie dei popoli e dei loro mondi. Dopo Sudor’chestra, un progetto che ha visto la partecipazione di numerosi musicisti, come Bruno Galeone, realizza con quest’ultimo il nuovo lavoro discografico “d’Accordo”, in Accordo con l’Unione dei popoli.
Bruno Galeone pianista e fisarmonicista, di origini malgasce, cresce a Grottaglie nella tradizione tramandata dalla sua famiglia, intraprende in seguito gli studi classici in conservatorio. Contemporaneamente si avvicina al mondo della world music entrando a far parte di vari progetti. Numerosi i lavori discografici con vari artisti nella scena nazionale e internazionale. Nel suo ultimo lavoro discografico con Daria Falco, “d’Accordo”, è in accordo con le sue radici e con quelle del mondo.