P R O G E T T I

VISITE D’ARTISTA – Ed. 2019

Da Marzo a Dicembre 2019

La musica come terapia emotiva

Ritornano anche quest’anno per gli ospiti della Casa per la Vita “Artemide” di Racale le Visite d’artista.

“Alla terapia farmacologica che è ovviamente necessaria – sostiene il sociologo Walter Spennato, ideatore del progetto e coordinatore della struttura – ci piace affiancare la “terapia emotiva”, fatta di musica, musicisti e cantanti, e soprattutto di dialogo, una terapia dunque senza effetti collaterali”.

Le “Visite d’artista” sono innanzitutto incontro. Un incontro tra persone fino a quel momento sconosciute. Persone che si raccontano e si ascoltano. E questo scambio è curativo, terapeutico. Sono incontri carichi di emozioni, perché ogni storia raccontata è un pezzo di vita vissuta, un destino non sempre fortunato. Ma a provare forti emozioni non sono solo gli ospiti della struttura, ma anche l’artista che viene a fargli visita. “Tutto ha una doppia direzione quando due vite s’incontrano. Poi gli artisti regalano agli ospiti la loro arte, eseguendo brevi performance, ma che per gli ospiti diventano spettacoli indimenticabili” – sostiene ancora Spennato.

Il progetto “Visite d’artista” s’inserisce nella logica di creare momenti di “contatto” tra due mondi così vicini eppure così lontani: quello “esterno” alla struttura, la società – che non è ancora perfettamente informata sui “disturbi mentali”, ed è quindi vittima di pregiudizi e false credenze – e quello “interno”, la comunità residenziale, una comunità di persone che ha bisogno di fare esperienze sempre nuove, di relazionarsi con gente capace di “toccare” in un modo particolare le corde delle loro emozioni. La musica nasce dalla sensibilità dell’artista e quasi sempre produce emozioni in chi la ascolta, specie quando questa è legata ad alcuni momenti particolari della nostra vita.

Le “Visite d’artista” hanno una duplice valenza: una terapeutica, che s’innesca nello “scambio emotivo” tra l’artista e gli ospiti della struttura; uno scambio tra persone, uno scambio umano e artistico-performativo; in secondo luogo il progetto mira a sensibilizzare l’opinione pubblica, attraverso gli artisti, alle tematiche dell’inclusione sociale e sul disagio mentale.

Al fine di sensibilizzare e coinvolgere chi intende avvicinarsi alle tematiche dell’inclusione sociale e del disagio mentale è possibile prenotarsi per partecipare ad una “Visita d’artista” chiamando in struttura: l’evento è aperto a 10 persone.

Gli appuntamenti con gli artisti

Claudio Prima
La prima Visita d’artista si terrà proprio giovedì 21 marzo, alle ore 16.00: ospite della struttura residenziale sarà il musicista Claudio Prima, leader e ideatore di numerosi progetti di indagine sulle “musiche di confine” fra i quali BandAdriatica, Adria, Tabulè, Tukrè, Manigold, Progetto Se.Me., Orchestra Senza Confini-La Repetitiòn, Orchestra Popolare di Puglia.

Claudio Prima organettista, cantante, compositore e autore di colonne sonore si esibisce in festival e rassegne internazionali. Nel 2008 è ideatore e promotore per la BandAdriatica del progetto “Rotta per Otranto”, esperimento di viaggio e ricerca delle musiche d’Adriatico che diventa un film documentario e un cd dal titolo “Maremoto”.

Dal 2010 è solista dell’opera contemporanea Oceanic Verses di Paola Prestini, con cui si esibisce al Barbican Centre di Londra, al Pace Shimmel di New York e al Kennedy Center di Washington DC.

Dal 2011 è ideatore e direttore della “Giovane Orchestra del Salento” un ensemble di 45 giovani musicisti salentini con cui pubblica un film documentario intitolato “Il volo” e un cd dal titolo “Essere terra”. Dal 2012 al 2014 è assistente musicale della Notte della Taranta prima con Goran Bregovic e poi con Giovanni Sollima. Ha un’intensa attività discografica e ad oggi conta più di 80 presenze in pubblicazioni discografiche italiane ed internazionali.

 

Irene Lungo
La seconda Visita d’artista si terrà giovedì 18 aprile, alle ore 17.00: ospite della struttura residenziale sarà Irene Lungo, psicologa clinica, insegnante di tecnica vocale e cantante professionista la Lungo esordisce come cantante solista all’età di 17 anni per un primo tour in varie regioni italiane con il maestro Beppe Barra e la compagnia di Lino Cannavacciuolo.

Nel 1999 entra a far parte come cantante solista della band di Eugenio Bennato nel progetto “Taranta Power”, per una serie di tour estivi e invernali in Italia e all’estero per tre anni, periodo nel quale partecipa a numerosi festival internazionali.

Nel 2001 nasce una collaborazione duratura con il maestro Adnan Hozic, in seguito alla quale approfondisce il repertorio dei paesi dei Balcani, divenendo una delle interpreti più interessanti. Da quella diventa la voce nelle band Opa Cupa, Giro di Banda, Taranta virus e Balkanja. L’anno successivo entra a far parte della compagnia di teatro-musica di David Riondino con il quale collabora fino al 2003, anno in cui entra a far parte del Gruppo operaio di Pomigliano d’Arco È Zezi con i quali collabora per sei anni. Contemporaneamente viene ingaggiata dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare diretta da De Simone per un tour estivo e con Enzo Avitabile con cui attualmente collabora.

Nel 2018 fonda in collaborazione con Cinzia Marzo, Silvia Gallone, Maria Mazzotta e l’iraniana Shadi Fati un progetto di musica world al femminile Hysterrae, volto all’incontro tra diverse culture.

Marco Bardoscia
La terza Visita d’artista si terrà giovedì 9 maggio, alle ore 17.00: ospite della struttura residenziale sarà il contrabbassista Marco Bardoscia, fresco del suo nuovo album Tempo di Chet con Paolo Fresu e Dino Rubino.

Marco Bardoscia si iscrive a quindici anni alla classe di Contrabbasso del conservatorio Tito Schipa di Lecce dove conseguirà il diploma nel 2005 sotto la guida del maestro Leonardo Presicci. Durante gli anni del conservatorio matura una forte passione per la musica Afroamericana, comincia a trascrivere i grandi maestri del jazz e studia gli standards, pane quotidiano di ogni jazzista, colleziona tra l’altro esperienze musicali di vario tipo spaziando dal Rock al Pop alla World Music sino alla musica classica e al Jazz suonando in molti festival in Italia, Belgio, Germania, Kosovo, Marocco, Olanda, Grecia, Turchia, Irlanda e Francia. Nel 2002 frequenta le clinics di Umbria Jazz e vince il premio al talento del Berklee College Of Music di Boston (USA); viene inoltre invitato come artista nell’ambito della rassegna Umbria Jazz Winter dello stesso anno.

Nel 2005 è finalista con il Nicola Andrioli quartet nel concorso internazionale Ethno- Jazz svoltosi a Milano vincendo il secondo premio e la pubblicazione dei due brani eseguiti nella finale, mentre l’anno successivo vince il premio Jimmy Woode come miglior contrabbassista nel concorso Ronciglione jazz festival nel quale si classifica terzo con il Francesco Saguto Quintet.
Nel 2007 pubblica il suo primo disco da leader dal titolo Opening con ospite Gianluca Petrella, e ad aprile 2011 il suo secondo album The Dreamer, prodotto dalla My favorite Records. Paolo Fresu, Gianluca Petrella, Ernst Reijseger, Perico Sambeat, Raffaele Casarano, Luca Aquino, Banda municipal de santiago de Cuba sono alcuni dei nomi con cui ha collaborato.

Après La Classe
A regalare emozioni e bella musica per questa quarta Visita d’artista sarà la band salentina Après La Classe, che saranno ospiti della struttura martedì 11 giugno, alle ore 17.00.

Formatasi nel 1996, la band assume una fisionomia definitiva nel 1999 e nel 2002 esordendo ufficialmente con l’etichetta Edel Italia. L’album di debutto del 2002 è “Après la Classe”, il cui brano “Paris” diventa subito una hit nelle discoteche e nelle radio italiane venendo anche scelta, nel 2006, come sigla di uno spot televisivo nazionale e come sigla di apertura del programma televisivo Le Iene. Nel 2004 è pubblicato l’album “Un numero”.

Legati alle tradizioni musicale della propria terra, gli Après la Classe hanno realizzato ri-arrangiamenti e riproposizioni di brani classici del repertorio canoro salentino, come “Kalì Nifta”, “Lu rusciu te lu mare”, nonché cover di canzoni famose come “Ricominciamo” di Adriano Pappalardo. Hanno anche all’attivo collaborazioni con gruppi affermati come i Sud Sound System e artisti noti come Caparezza. I generi musicali del gruppo spaziano dal reggae al pop al rock, passando per lo ska e la dance. La band ha scritto e cantato anche delle canzoni in francese, lingua madre del cantante.

Nel 2006 è uscito per la On the road music factory l’album “Luna Park”, preceduto da un tour nazionale. Hanno partecipato al Concerto del Primo Maggio 2007, 2008 e 2009 a Roma.

La band è tra i protagonisti del libro fotografico, pubblicato nel novembre 2009 “Il ritmo nel tacco”, insieme a Sud Sound System, Raffaele Casarano, Cesare Dell’Anna: la prefazione è di Caparezza.
Nell’aprile 2010 il gruppo pubblica l’album “Mammalitaliani”, prodotto e realizzato in collaborazione con Caparezza. Il pezzo omonimo diventa ben presto uno dei protagonisti dell’estate, premiato dal MEI come Pezzo Folk del 2010 e anche remixato dal duo dei Two Fingerz.
Il tour, partito nel maggio 2010, non conosce soste e arriva anche all’estero, facendo tappa, tra gli altri, anche a due edizioni di Hit Week a New York e Los Angeles e al Montreux Jazz Festival.

Nel luglio 2014 esce “Riuscire a volare” con la collaborazione di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, mentre nel giugno 2017 esce il loro ultimo album “Circolo Manicomio”, un disco sbarazzino, vario, contaminato, estroverso, dove i ritmi latini dell’album si coniugano benissimo con gli altri temi più o meno impegnati: amore, viaggi, donne, futuro, libertà.

      

Cristiana Verardo
La quinta Visita d’artista si terrà martedì 29 ottobre, alle ore 17.00: ospite della struttura residenziale sarà Cristiana Verardo, cantautrice e chitarrista, originaria di Surano. Classe 1990 consegue la laurea in Canto Jazz presso il Conservatorio Nino Rota di Monopoli nel 2014. Per due anni consecutivi vince una borsa di studio presso la HopeMusic School di Roma dove affina le sue inclinazioni verso la scrittura di canzoni.

Nel 2014 firma il singolo “Canta!” interpretato da Claudia Casciaro, semifinalista di Amici 12. Lo stesso anno vince il concorso indetto dal dipartimento di musicologia di Cremona “La città della canzone”, vivendo una settimana di full immersion nel mondo della scrittura delle canzoni con esperti parolieri e compositori. Dal 2015 ad oggi ha vinto diversi festival musicali (proprio qualche giorno fa ha vinto il “Premio Bianca da Ponte”), mentre nel maggio 2017 è uscito il suo disco d’esordio “La mia voce” pubblicato da Workin’ Label, il secondo album è previsto per il 2020.

Attualmente è impegnata in una densa attività artistica ed è prossima al conseguimento del diploma accademico di II livello in musica jazz.

Respiro
La sesta Visita d’artista si terrà mercoledì 6 novembre, alle ore 17.00: ospiti della struttura residenziale saranno i Respiro, freschi del loro nuovo album “UnPOPositivo”, che ha un nuovo sound rispetto al precedente.

Il progetto Respiro nasce dall’incontro tra due personalità forti e appassionate in continua evoluzione e sperimentazione, la voce di Lara Ingrosso e il violino di Francesco Del Prete. Un soffio di note e parole che diviene pulsante con l’aggiunta di multi-pad e sequenze di elettronica. In una sola parola: Respiro.

Un “semplice” violino, ancorché elettroacustico, diviene un insieme inaspettato di sonorità differenti, trasformandosi, di volta in volta, in basso, in chitarra, in una batteria, superando così lo stereotipo che lo identifica uno strumento a utilizzo prettamente melodico. La magia si compie sul palco, quando i musicisti sulla scena sono solo due ma nell’aria il suono è quello di un’orchestra: merito dell’uso sapiente di una pedaliera multieffetto e di una loop-machine, strumenti attraverso i quali Francesco Del Prete riesce a valorizzare le qualità percussive, ritmiche e armoniche del suo violino a cinque corde.

“A forma d’Ali” è il primo lavoro discografico, pubblicato nel novembre 2015. Premiato con la Targa d’Autore Controcorrente nel dicembre 2016, il cd contiene nove brani inediti, tra i quali il premiatissimo “Di Lei”, tra pop, elettronica e arrangiamenti originali.

Sul palco i Respiro portano i loro brani originali ma anche omaggi agli artisti più amati, come Radiohead, Moltheni, Samuele Bersani, Sting, Steve Wonder e altri.

Tra i traguardi più importanti che il duo ha ottenuto dal 2013 ad oggi, vi sono undici riconoscimenti nazionali, il servizio di Vincenzo Mollica durante una puntata del suo programma “Do Re Ciak Gulp” su RAI1, il live per RSI (Radio Televisione Svizzera) durante l’ultima Fiera del libro di Torino, l’apertura del concerto dei Marlene Kunz al Fabrique di Milano a Marzo 2016, l’assegnazione della “Targa d’autore controcorrente” per il disco “A forma d’ali” nel 2016 e il 1° premio al Premio Mauro Carratta 2017 e il loro concerto Live presso gli studi di RSI (Radiotelevisione Svizzera) a Lugano nell’ottobre 2018.

Emanuele Coluccia
La settima Visita d’artista si terrà mercoledì 27 novembre, alle ore 17.00: ospite della struttura residenziale sarà Emanuele Coluccia, pianista e polistrumentista eclettico. Coluccia conduce la sua carriera parallelamente tra Europa e Stati Uniti. Nel suo periodo newyorkese, iniziato nel 1999, ha intrapreso un percorso molto attivo sia per quanto riguarda l’attività concertistica (Brooklyn Film Festival, Lincoln Center, University of Stoneybrook, WAX Studios, Consolato Tedesco, Brooklyn Museum of Art, Università di Princeton) sia per l’attività discografica. Negli USA ha collaborato con la cantautrice americana Myla Hardie, l’artista afro-jazz Alain Kodjovi, la cantante italiana Greta Panettieri, il trombettista/compositore tedesco Volker Goetze, il cantautore francese Chris Combette, e ha partecipato ai tour europei del trombettista newyorkese Greg Glassman e al tour in Andalusia con il trio Malesciana Folk.

Rientrato in Italia ha fondato con Claudio Prima e Redi Hasa la Bandadriatica, progetto con cui ha all’attivo 4 lavori discografici, numerosi tour in Italia e all’estero e prestigiose collaborazioni (King Naat Veliov e la Kocani Orkestra, Eva Quartet). Negli anni ha condiviso il palco con moltissimi artisti, tra cui Fabrizio Bosso, Carolina Bubbico, Gabriele Mirabassi, Javier Girotto e Silvia Manco, e nel 2005 e nel 2006 è stato membro dell’Orchestra della Notte Della Taranta.

Collabora a diversi progetti multidisciplinari caratterizzati dall’interazione fra musica, danza, pittura e letteratura, prendendo parte a spettacoli, residenze artistiche e gruppi di ricerca con attori, pittori danzatori e performer. Affianca la sua attività di compositore con quella di arrangiatore e orchestratore per Bandadriatica e per la Giovane Orchestra del Salento.

Nella sua formazione spiccano le lezioni e i workshop di Joe Lovano, Joe Zawinul, Paul Motian, Bill Frisell, John MacLaughlin, George Garzone nell’ambito delle clinics del Berklee College of Music a Umbria Jazz. Proprio nell’edizione del 1999 del grande Festival umbro, ha partecipato a performance improvvisate con Jason Moran, Taurus Mateen, Eric Harland e Pat Metheny.

Nel 2014 pubblica in digitale il disco in piano solo “Il volo” contenente 10 brani originali di sua composizione.

A ottobre 2018 esce il disco “Birthplace”, pubblicato dall’etichetta Workin’ Label con il sostegno di Puglia Sounds Record.“Birthplace” è la ricapitolazione di un percorso, per “risalire la corrente” e tornare, grazie alla memoria, nel luogo di nascita, dove il potenziale è al massimo e le possibilità infinite, per fare di questo luogo il punto di partenza di una nuova vita qui ed ora.

Julielle
L’ottava Visita d’artista del 2019 si terrà mercoledì 11 dicembre alle ore 17.00: ospite della struttura residenziale sarà la giovanissima cantante Julielle, al secolo Giulia Migliore, fresca dell’uscita del suo primo EP “aCross” (La Rivolta records). L’EP è uscito il 15 novembre, mentre il suo primo singolo “Toys” è del 2 aprile 2019.

Classe 1994, Giulia si avvicina alla musica da giovanissima, all’età di 8 anni, coltivando dapprima la sua forte passione per il pianoforte e affinando, in seguito, delle sorprendenti doti canore, perfettamente integrate con una notevole espressività emotiva. A 10 anni ascolta i Beatles, la musica anglosassone e il Jazz di Edith Piaf.

Durante l’adolescenza si avvicina alla musica elettronica, innamorandosi in particolare dei ritmi eclettici di artisti del calibro, ad esempio, di Giorgio Moroder e New Order. Inizia quindi ad esibirsi con alcune piccole band locali, principalmente sul territorio salentino. Negli anni, la sua crescente dimensione artistica la porta a sperimentare soluzioni sempre più intimiste, fino ad avviare il percorso solista. Si accosta così a sonorità prevalentemente più elettroniche dal respiro internazionale come Bonobo e Moderat. Grazie ad alcuni video pubblicati sui propri canali social, Julielle viene notata da alcuni dei produttori più influenti del panorama italiano e questa evoluzione la porta a collaborare con l’etichetta discografica salentina “La Rivolta Records” ed il producer GodBlessComputers.