QUESTO NON È UN POSTER – Ritratti di Massimo Pasca
Quando si parla di malattia mentale, spesso, si traccia una linea immaginaria che separa noi, i presunti sani, i normali e loro, i matti. Si alza un muro di paura e incomprensione, muri che diventano “contenitori” dentro la città, dove si ritiene che le persone con problemi psicosociali e pazienti psichiatrici debbano curarsi senza contatti o interazioni con la comunità. Ma un modo, o un mezzo, per abbattere quei muri che aggiungono sofferenza al dolore per la malattia c’è ed è l’arte. Un ponte tra il “dentro” e il “fuori”, non solo in senso “fisico” bensì esistenziale – così Laura Casciotti scrive su QuiSalento per parlare di “Questo non è un poster”, il nostro progetto di arte pubblica.
“Questo non è un poster – Ritratti di Massimo Pasca” è il titolo che abbiamo scelto per lanciare – dopo il successo delle scorse edizioni – la quarta Campagna di sensibilizzazione contro il pregiudizio sul disagio mentale al fine di favorire l’inclusione sociale delle persone affette da disturbi “della mente”. Su ogni manifesto affisso per le vie principali di Racale, a partire dal 10 ottobre 2023 – data in cui si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale – vi è un ritratto eseguito dall’illustratore e live painter Massimo Pasca. Sui manifesti – 14 per essere precisi – il ritratto è accompagnato dal nome dell’ospite disegnato.
Il disegnatore salentino ha arricchito i disegni creando degli sfondi che ricordano il barocco leccese, e inserito sulla sinistra una sedia, la celebre sedia di Vincent Van Gogh, dove al posto della pipa e del tabacco, come nel quadro originale del pittore Olandese dipinto nel dicembre del 1888, sono appoggiati oggetti che descrivono e raccontano meglio la persona ritratta: un paio di occhiali da sole, un pallone, uno stereo a casette, un pesce, un paio di scarpe da ginnastica, un pacco di Amazon, ecc.
Lo “stigma” che accompagna la malattia mentale crea un circolo vizioso di alienazione e discriminazione, intesa come privazione di diritti e benefici, per la persona malata, la sua famiglia e tutto l’ambiente ad essi circostante, diventando spesso la fonte principale di un grave isolamento sociale, dell’incapacità a trovare una casa o un lavoro, di comportamenti di abuso di alcool e di sostanze, di fenomeni di emarginazione e di una protratta marginalizzazione.
Quelli affissi per le strade principale di Racale – a partire dal 10 ottobre 2023, data in cui si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mondiale – non sono dei semplici poster, ma disegni carichi di emozioni, e per questo capaci di raccontare i vissuti degli ospiti della Casa, persone che pur avendo conosciuto la malattia mentale non necessariamente devono a questa essere ridotte.
Tant’è che dire: Io ho una malattia è ben diverso da dire Io sono malato.
L’essere, l’IO SONO dei manifesti, ha a che fare con l’identità, col proprio nome e non con la propria malattia.
Successivamente è stata realizzata una fanzine dal titolo “Quattordici ritratti di Massimo Pasca” e una mostra dal titolo “IO SONO” nel Castello Volante di Corigliano d’Otranto (LE) dal luglio a ottobre 2024.