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IL NOSTRO LIBRO

Edizione limitata 200 copie

LAFI – Leggere attentamente il foglietto illustrativo

“Leggere attentamente il foglietto illustrativo”: il toccante libro della residenza d’artista del ceramista Giorgio di Palma

Artemide, come molte realtà simili, organizza spesso laboratori per coinvolgere i suoi ospiti in attività sociali, artistiche e artigianali, ma in questi anni ha anche promosso delle residenze d’artista, coinvolgendo pittori, illustratrici, illustratori e un ceramista: Giorgio di Palma.

Di Palma, laureato in archeologia e originario di Grottaglie, che è una delle capitali italiane della ceramica, ha iniziato come autodidatta poco più di dieci anni fa, raggiungendo la fama internazionale grazie a opere d’arte che gli hanno fatto conquistare mostre, premi e — appunto — residenze in varie parti del mondo, durante le quali di Palma si è scoperto anche un abile narratore, capace di mescolare il racconto dell’attività laboratoriale e artistica con la propria personale esperienza interiore, fatta di scoperte e di emozioni, di problemi da risolvere e talvolta anche di paure. E di paura, lì a Racale, di Palma ne ha affrontata una enorme, intima, a tratti soverchiante.

«Quando Walter [Spennato, sociologo e coordinatore di Artemide, ndr] mi ha chiesto di fare una residenza nella Casa sviluppando un progetto ad hoc non ha impiegato molto a convincermi. Sapevo che per loro, ma soprattutto per me, poteva essere un’occasione unica di crescita sia interiore che professionale. Avrei potuto finalmente sedere al fianco di una delle mie paure più grandi (la pazzia), chiedergli di ascoltarmi e ascoltarla»: così scrive l’artista in Leggere attentamente il foglietto illustrativo, libro nato proprio da quell’esperienza, dalle giornate che ha passato con le ospiti e gli ospiti della struttura.

Era il 17 febbraio del 2020 quando di Palma ha caricato il suo furgone con argilla, ingobbi e mattonelle, portandosi dietro anche la fedele Polaroid e partendo per Racale senza avere ancora ben in mente cosa fare una volta giunto lì.
L’idea — come racconta nel libro — è arrivata durante il tragitto: «Ascoltavo musica e pensavo. Il racconto ha sempre contraddistinto le mie residenze. Ma come avrei potuto in soli sette giorni raccontare storie di persone senza poter utilizzare foto e video e soprattutto senza sembrare invadente? Perché per conoscere delle persone ci vuole del tempo e soprattutto bisogna guadagnarsi la loro fiducia».
Ecco quindi l’intuizione: stare tutte e tutti alla pari. Stesso tempo, stessi mezzi, stessi spazi per raccontarsi alle altre e agli altri.

«Ognuno di noi avrebbe creato una “cartella” composta da ritratto, biografia e portfolio» spiega di Palma. «Anziché foto ci sono autoritratti, non per privacy, ma perché in questo modo saremmo stati davvero liberi di rappresentarci come desideravamo superando i limiti di filtri e grane preimpostati. Insieme abbiamo poi deciso delle domande che spaziavano dalla cultura generale alla vita personale, come il titolo di studio, il piatto o la canzone preferita. Rispondendo a queste domande avremmo creato dei profili che raccontavano e descrivevano parti anche intime di noi. Ma non era abbastanza. Volevo guardare con i loro occhi ed è per questo che ho affidato ad ognuno la polaroid con la possibilità di un solo scatto. Quello scatto sarebbe servito da ispirazione per il manufatto in ceramica che ognuno avrebbe realizzato».

In Leggere attentamente il foglietto illustrativo c’è tutto. Ci sono gli autoritratti e i profili, le opere e le canzoni. C’è Ada che ha 66 anni, conosce il dialetto griko e ha paura del buio. C’è Alessandro che teme i sogni proibiti e ama Battisti. C’è Anna Maria che nella casa ha il ruolo di calmare Ada e predilige «i ragazzi alti e boni». E poi Anna, Donatella, Gianni, Giorgio, Jimmy, Manuela, Marcello, Raffaele, Sabrina, Stefania, Veronica, Vincenzo, Walter, i due Giovanni e i due Luigi, quello che ha paura «della gente quando ti guarda strano» e quello che invece teme la vita di prima. Ospiti della struttura, assistenti sociali, artista: tutte quante e tutti quanti si sono messi in gioco senza distinzioni, e sta a chi legge, eventualmente, cercare di capire chi è lì dentro per lavoro e chi no, anche se in realtà questo non ha la minima importanza perché il senso dell’operazione non quello di mettere etichette e raccontare le malattie mentali quanto piuttosto di abbattere le barriere e di trovare un modo per comunicare la propria esperienza e le proprie emozioni di essere umano, attraverso le parole, le foto, gli oggetti, e tutto ciò esce fuori potentemente in un volume in cui l’autore coraggiosamente si mette a nudo fin dall’introduzione.
«Quello che sfoglierete», dice «non può essere definito un diario, neanche un catalogo. È una raccolta di autobiografie. Un album che mette l’arte al centro della cura e che punta a considerare e non soffocare le emozioni».

Leggere attentamente il foglietto illustrativo — con testi a cura di Giorgio di Palma e Walter Spennato, design editoriale di Usopposto e fotografie di Walter Spennato — si può acquistare online.

Testo: Simone Sbarbati – www.frizzifrizzi.it 

 

Leggere attentamente il foglietto illustrativo è un viaggio intimo nella psiche, nelle gioie nelle paure non solo dell’autore ma di tutte le persone che hanno condiviso con lui l’esperienza. Un volume fatto di testi, fotografie e argilla.

• Edizione unica in tiratura limitata di 200 esemplari numerati e firmati da Giorgio Di Palma
• Testi: Giorgio di Palma e Walter Spennato
• Dimensioni: 15×21 cm
• Numero pagine: 112
• Lingua: Italiano.
• Stampa: a colori su carta offset 110 grammi, copertina cartonata intagliata.
• Progetto Grafico: Studio Usopposto
• Stampa: Italgrafica Oria.
• Editore: Autopubblicazione
• Anno: Novembre 2021