La residenza artistica di Andrea Casciu
Ai consueti 3 Attacchi d’arte annuali si affiancano gli Attacchi d’Arte Residenziali dove l’artista diventa ospite per qualche giorno della struttura sociosanitaria, in quella che viene nel mondo dell’arte definita “residenza artistica”. L’artista che vi partecipa ha così la possibilità di vivere a stretto contatto con gli Ospiti, soggetti “particolari” che hanno bisogno di attenzioni speciali, e costruire con loro un percorso, un dialogo, quasi una ricerca sul campo, una sorta di “osservazione partecipante” di Malinowskiana memoria, basata sulla “prolungata” permanenza e partecipazione alle attività del gruppo sociale “analizzato”, in questo caso, dall’artista, al fine di riuscire, attraverso l’arte, a raccontare quel mondo interiore e le dinamiche relazionali degli Ospiti della comunità ospitante.
L’idea degli Attacchi d’Arte residenziali è quella di riuscire, con l’aiuto dell’artista, a creare “opere” in grado di “raccontare” il mondo intimo, emotivo, lo spirito di comunità, e la “malattia mentale”, con l’intento di metterle in mostra, all’interno e all’esterno della struttura, un modo affatto originale per attirare l’attenzione verso il “disagio mentale”, al fine di sensibilizzare – con l’arte – l’opinione pubblica su queste tematiche, contribuire alla lotta allo stigma e stimolare la partecipazione e l’inclusione sociale.
Quest’anno la residenza artistica che si svolgerà in struttura dal 3 all’8 ottobre 2024 sarà condotta dall’artista sardo Andrea Casciu che realizzerà un murale ispirato alla “Terapia Emotiva”, tema scelto da Walter Spennato, Sociologo e Coordinatore della comunità, e che rappresenta un approccio olistico alla cura, unendo farmaci, arte, musica e poesia come strumenti fondamentali per il benessere emotivo e psicologico degli ospiti.
Il murale, concepito appositamente per questa realtà, racconterà il potere delle emozioni e delle arti, insieme all’eccellente lavoro dello staff socio sanitario, nel processo di cura e nella stabilità emotiva degli ospiti, con risultati sorprendenti in termini di miglioramento delle condizioni generali, con riduzione della terapia farmacologica e limitatissimi episodi di “scompenso psicotico”.
Casciu, noto per la sua capacità di creare mondi fantastici che dialogano con l’essenza umana, realizzerà un’opera che coinvolgerà attivamente la comunità, promuovendo una riflessione condivisa – con quanti vorranno partecipare da spettatori – sul tema della terapia emotiva
Nato nel 1983, Andrea Casciu si diploma all’Accademia di Belle Arti di Sassari, dove ha approfondito il suo percorso artistico attraverso la pittura, la scultura e l’incisione. Le sue opere sono caratterizzate da un’esplorazione continua della mutevolezza e delle trasformazioni, creando associazioni visive che spaziano tra il fantastico e l’intimo. Il suo volto, spesso iconico nelle sue creazioni, diventa uno strumento di dialogo tra immaginario e realtà.
L’autoanalisi e la ricerca introspettiva sono elementi costanti nel lavoro di Casciu, che quotidianamente si interroga su se stesso e il mondo che lo circonda. Attualmente vive e lavora a Bologna.
Al fine di sensibilizzare e coinvolgere chi intende avvicinarsi alle tematiche dell’inclusione sociale e del disagio mentale è possibile prenotarsi per partecipare all’Attacco d’arte residenziale chiamando in struttura: l’evento è aperto a tutti quanti vogliano assistere alla realizzazione del murale.
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Tutte le foto sono di Walter Spennato, sociologo e coordinatore di Artemide, e ideatore di tutti i progetti culturali della Casa.