ATTACCHI D’ARTE – L’arte come terapia emotiva
L’arte come terapia emotiva . È questa l’idea-base di Attacchi d’arte, un progetto che è giunto alla sua sesta edizione, e che vede la presenza in struttura di pittori, illustratori, ceramisti che si troveranno a parlare di sé e della loro arte con soggetti affetti da “disturbi della mente”, ma non per questo incapaci di ascoltare, comprendere e realizzare con l’artista un vero e proprio workshop.
L’artista ha così la possibilità di trovarsi di fronte ad un pubblico “particolare”, soggetti che hanno bisogno di attenzioni speciali e costruire con loro un piccolo “percorso artistico” basato sull’ascolto, l’insegnamento di una tecnica e la creazione dell’opera d’arte.
Creare partendo dalle proprie emozioni, riuscire a incanalarle in un disegno, in un manufatto, dare forma alla fantasia, ma anche sfogo al disagio, alla sofferenza, questo è l’obiettivo di un “attacco d’arte”, che diventa terapia pura, emotiva, naturale.
L’arte, dunque, è momento creativo di gruppo. L’arte come sfogo emotivo, che diventa segno, di-segno, che diventa colore, miscuglio di colori, miscuglio di umori. È risaputo, infatti, che l’opera artistica costituisce un mezzo efficace di regolazione dell’attività emozionale. Nel processo creativo s’impara a essere più vivi e presenti, a comunicare con se stessi e con gli altri, a rompere gli schemi routinari, ad abbandonare il conosciuto e scoprire nuove prospettive.
L’attività artistica, com’è risaputo, offre la possibilità di uno sviluppo più ampio della personalità. Emozioni e sensazioni sono gli strumenti per procedere verso il benessere e mantenere così un buono stato di salute. Il processo creativo inizia con il lasciarsi andare così come si è: si esprimono idee, impulsi, impressioni, desideri, emozioni liberandole attraverso il mezzo artistico.
Anche questo progetto s’inserisce nella logica di creare momenti di contatto tra due mondi così vicini eppure così lontani: quello esterno alla struttura, ancora vittima di pregiudizi sui cosiddetti “disturbi mentali”, e quello interno.
Al fine di sensibilizzare e coinvolgere chi intende avvicinarsi alle tematiche dell’inclusione sociale e del disagio mentale è possibile prenotarsi per partecipare ad un “Attacco d’arte” chiamando in struttura: l’evento è aperto a 2 persone munite di DPI.
Gli appuntamenti con gli artisti
Pamela Maglie: ceramista, designer, insegnante di cartapesta e formatrice in associazioni, scuole ed enti. Da sempre sensibile al rapporto tra arte e territorio. Da bambina mia nonna mi diceva che avevo “l’artètica”, aggettivo tipicamente salentino per indicare uno stato impulsivo, irrefrenabile, nel caso specifico: non riuscire a stare fermi. Diceva bene mia nonna, questa parola che guarda caso contiene la parola ARTE, ben descrive la mia natura ancora oggi. Incapace di stare ferma: vero! Chi mi conosce lo sa: tanti interessi, curiosità, voglia di fare, sempre in prima linea in azioni sociali e culturali. In continuo fermento e sempre in continua sperimentazione e ricerca.”
Sito ufficiale: www.pamelamaglie.it
Il suo percorso artistico è caratterizzato da una continua sperimentazione in ambiti creativi molto differenti, che spaziano dall’architettura all’illustrazione, pittura, fotografia, installazioni urbane, pirografia, pittura murale, design e artigianato digitale. Esperienze che si contaminano reciprocamente, volutamente non specialistiche, e un’azione artistica poliedrica ispirata dal modello della bottega rinascimentale.
Dal 2007 al 2009 è nel collettivo che da vita al centro culturale Manifatture Knos a Lecce fucina di esperienze creative interdisciplinari e nel 2010 fonda con un gruppo di creativi il laboratorio di arte e architettura, AFA architects in a farm con sede a Lecce, che per quattro anni realizza workshop e partercipa a numerosi concorsi.
Tra le sue mostre più importanti si distinguono la mostra personale alla London Tattoo Convention di Londra del 2013 dal titolo “Fuori Fuoco” a cura di Miky Vialetto e la collettiva “3rd Impact” alla Momart Gallery di Matera, fra gli altri con Tanino Liberatore e Filippo Scozzari.
Dal 2010 si esibisce in live paintig e “live fire” in varie iniziative culturali e locali del Salento interagendo con performers e dj.
I suoi live painting si caratterizzano per l’esecuzione di flussi di disegno automatico che delineano paesaggi della mente.
Nel 2018 è nel Collettivo C.A.L.M. e fonda la rivista di attualità illustrata Lamantice che vanta la collaborazione di numerosi illustratori italiani e internazionali.
Negli ultimi anni ha realizzato murales di grandi dimensioni per enti pubblici fra i quali risaltano: “These arms” realizzato a quattro mani con Paola Rollo sul municipio di Aradeo nel 2019, “il giardino dei sogni” sulla scuola media di Tiggiano (Le) nel 2021, “Attraverso Morciano” sul Vecchio Cinema Orlando di Morciano nel 2023 e “Out of the box” realizzato a quattro mani con Paola Rollo sui muri della biblioteca comunale di Aradeo nel 2024.
Due grandi occhi verdi, così limpidi da poterci guardare dentro. È lì che è nato Mosaico Artigiano per la prima volta, nel 2004. Matteo immagina e vede quello che ancora non c’è, poi lo realizza e gli dà forma.
Matteo Russo nasce a Parabita (Lecce) nel 1977. Fin da piccolo mostra interesse per la creatività e il fare manuale, sperimentando negli anni diverse tecniche artistiche, quali il disegno, la pittura e la fotografia. Ma è nel 2004, dopo la frequentazione di un “Corso di Tecnico per la progettazione, manutenzione e restauro dei mosaici” che trova la sua dimensione e ha la possibilità di far confluire nel mosaico le sue esperienze e la sua sensibilità artistica. Collabora con maestranze locali e non, alla realizzazione di grandi opere musive, sia in Italia sia all’estero, tra cui il rivestimento parietale di una cappella dedicata all’artista Jean-Michel Folon a Saint-Paul de Vence in Francia, e al restauro del pavimento in mosaico delle navate laterali della Cattedrale di Otranto. Partecipa a numerose mostre e fiere di artigianato artistico, e in una di queste si aggiudica il 1° premio con l’originale opera “Geko”, una sedia in legno con la seduta in mosaico. Vince anche il 1° premio del pubblico al concorso sul mosaico “Pictor Imaginarius”, con l’opera “petite bibliothèque”, un’interpretazione musiva di una piccola libreria. Il suo stile, pulito ed essenziale, insieme alla costante curiosità per la sperimentazione e lo studio di diversi materiali, gli permettono di realizzare manufatti artigianali in mosaico che interpretano in chiave moderna quest’antica tecnica.
Nel 2014, in un giorno di sole, è arrivata Francesca, maestra mosaicista anche lei. Le mani sono diventate quattro, le idee e l’amore molto di più. Segno che anche la vita, a modo suo, è un mosaico. Una trama di esperienze che si intrecciano, combaciano e diventano un disegno solo.
Francesca De Rinaldis nasce a Carpignano Salentino, provincia di Lecce, nel 1982. Dopo la maturità artistica, e una breve parentesi all’Università, frequenta a Spilimbergo la Scuola Mosaicisti delFriuli dove si diploma Maestra mosaicista nel 2008. Nel 2009, dopo aver vinto una borsa di studio frequenta un Corso di Perfezionamento.
Sito ufficiale: www.mosaicoartigiano.it
Moni Righi ceramista di Ilaelaluna1243 e Moreschi di Puglia, in più di 35 anni di attività (dei quali 25 in Salento) ha contribuito attivamente a “sovvertire le regole” relative al concetto di “terracotta”.
Moni Righi ha studiato a Roma presso l’Istituto Europeo di Design ed allo stesso tempo si è formata presso il laboratorio di un famoso ceramista romano.
L’esperienza all’estero l’ha porta ad operare nel settore con grande passione, competenza e professionalità sia per quanto concerne il segmento produttivo, collaborando come consulente con aziende di settore, sia nell’ambito dei metodi di formazione, utilizzando il suo esclusivo know-how.
La ceramista ha infatti legato tra loro tecniche recuperate dalla tradizione territoriale e non.
Grazie ad un giro del mondo a vela è riuscita a mettere in relazione tecniche arcaiche apprese a diverse latitudini che rendono riconoscibili le sue collezioni ceramiche per design, materiali e progettazione innovativa con le quali ha da sempre l’obiettivo di riqualificare la ceramica territoriale.
Tra le sue collezioni più pregiate, progettate e dedicate al nostro territorio ricordiamo: Moreschi di Puglia, la collezione Fico d’india, Peperoncino, le Pigne luminose e le Luminarie in ceramica, TERRATESSUTA light&tiles spin off con la Fondazione Le Costantine, IGLAZED gioielli , RUDIAE HORTUS, Galateo, DuomoBell, InTrace.
Nel suo atelier progetta e realizza con i complementi per contract, retail ed interior.
Sito ufficiale: www.ilaelaluna.com